Primo Piano
IL LIBRO DELLA SETTIMANA GLENN GOULD, NO, NON SONO UN ECCENTRICO, EDT 1989.
"Il maestro entra e avanza verso il centro del palcoscenico dove spicca la sagoma lucida e scura del pianoforte. La sala è gremita, il contatto fisico fra gli spettatori può raggiungere livelli fastidiosi, fa caldo, ogni scricchiolio di sedia e ogni starnuto sono colpi mortali inferri alla ricerca di concentrazione. Nell'aria c'è grande tensione, il maestro possiede molto carisma, tra lui e il pubblico si stabilisce il feeling, inizia la performance. Sentimento di attesa per le prestazioni virtuose, sentimento di meraviglia: in fondo lui sfida l'impossibile, rischia continuamente l'errore, in quell'atmosfera circense fa la figura di un clown divino".
Com'è noto, morire è un efficacissimo espediente promozionale. Gould lo praticò, suo malgrado, nel 1982, a 50 anni. Fino a quel giorno era stato un pianista di chiara ma circoscritta fama: da allora divenne un mito. In Italia lo si è assorbito con più ritardo che altrove: ma negli ultimi d...
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